“Vi dicono niente Il Volto, Le Maschere, Dispensa Pani e Vini di Franciacorta, Pont de Ferr? Sono i luoghi d’elezione di Vittorio Fusari, cuoco fuori dagli schemi e dalle mode, che regala tracce di piacere gastronomico e libertà intellettuale ai suoi commensali ad ogni svolta della sua carriera professionale. Già questo merita attenzione perché non è facile restare se stessi, con il proprio estro e la propria etica nel momento in cui ci si trova ad affrontare dei cambiamenti”.

Luigi Franchi
Sala&Cucina

“Si parla troppo poco di lui, cuoco umile con lo sguardo buono che all’inizio degli anni ’80 s’inventò il mitico Volto a Iseo, il locale di ritrovo dei pionieri della Franciacorta dove, affianco ai fedeli calicisti, approdavano i primi curiosi attratti in zona da piccole e promettenti cantine come Bellavista o Ca’ del Bosco […]. L’abbraccio professionale con Maida sembra averlo oggi coperto di uno smalto fresco, e i piatti raccontano di un cuoco che sente la fiducia di chi gli sta dietro, aperto al confronto e pieno di ritrovata gioia per la cucina”.

Enzo e Paolo Vizzari
L’Espresso

“Il Volto è una grande osteria, nel senso più nobile della parola, un luogo dello spirito conosciuto per l’eccezionale calore che lo ha sempre contraddistinto. Un quarto di secolo è trascorso da quando il locale ha aperto i battenti e si può dire che Vittorio Fusari e Mario Archetti hanno raggiunto un primo importante traguardo. Il loro è un Volto da persone per bene che ispira amicizia e ha fatto la storia dell’osteria in Italia”.

Carlo Petrini
Presidente Slow Food International

“Al Volto ho provato sensazioni uniche di piacevolezza e la soddisfazione di una cucina capace di darti allegria nel piacere della buona compagnia. Non voglio entrare nel merito dei Tuoi piatti, ma voglio solo dirti che sono convinto che “fai” bene e che hai dato a tutti noi quel tocco in più che serve per viverre meglio”.

Vittorio Moretti
Vignaiolo produttore Az. Agr. Bellavista

“Roberto e Vittorio non potevano aspettarsi nulla di più, se non un grazie alla fine. Mi accolsero come accoglievano tutti, con una professionalità che in Italia non è merce comune, facendomi sentire importante come dovrebbe sentirsi chiunque entri in un ristorante”.

Paolo Marchi
Giornalista e critico gastronomico

“Certo, camminare sul bilico tra osteria e locale gourmand è complicato, faticoso, incerto: bisogna navigare a vista con pochissimi riferimenti, al di là di un’incrollabile fede cristallina nella democrazia del gusto”.

Licia Granello
Giornalista e critico gastronomico

“Mi sento in buona compagnia visto che il Volto è diventato un punto di riferimento per chi condivide gli stessi valori: per chi vuol mangiare bene stabilendo un contatto con la cucina, il territorio, e le persone che lo animano; per chi non vuole fermarsi, anzi se ne frega, dell’apparenza; per chi guarda in faccia le persone accettando il confronto; per chi non ha fretta di consumare ma è spinto dal desiderio di conoscenza; per chi vive il lavoro e la vita con passione. Ecco, la passione, forse è questo il sentimento che prima fa presa e poi non molla più chi avvicina il Volto”.

Aurelio Marco Ghisalberti
Giornalista e critico gastronomico

“Verso
e nel cristallo che dipinge
sogno l’incanto del mio destino
ho fermato il tempo
e guardando il Volto
chissà quali occhi complici
mi sorrideranno ancora”.”

Roberto Gaeti
Architetto

“La pura essenza della felicità: in montagna, l’aria frizzante che ci sferza il Volto… al lago, il tuo Volto allegro che si specchia nell’acqua, illuminato dal sole, io e te per mano trascinati dalla folla, soli eppure in mezzo alla gente, tra le tavole imbandite, il tuo Volto nel mio…”

Mario Cucci
Docente di comunicazione Università Ca’ Foscari

“Ricordo ancora quando bambino venisti la prima volta a trovarmi; allora leggevo nei tuoi occhi il genuino entusiasmo di un giovane sognatore”.

Aldo Conterno
Vignaiolo

“Il Volto è uno dei ristoranti più moderni che l’Italia conosca. Un luogo in cui l’essere contemporanei e al passo con i tempi è dato dalla contemporaneità del fare. Dalla voglia di cercare, di guardarsi intorno, imparare a rispettare. Ascoltare e poi raccontare a modo proprio. Come fa Vittorio, che prima di parlare ti guarda e ti ascolta. Poi si esprime. Così anche in cucina, questo è il suo stile. Lo stile di chi, prima di tutto ha un grande rispetto per il proprio lavoro perché sa che il lavoro merita rispetto”.

Marco Bolasco
Giornalista, curatore Guida dei Ristoranti, Gambero Rosso editore

“Non ho mai chiesto a Vittorio, figlio di una cucina povera e popolare, dove e come gli è nata l’ostinazione alla perfezione del cibo, alla forma estetica, alla manipolazione intelligente della cucina raffinata. Ma so di certo che, per le valenze simboliche che hanno generato la loro idea, Il Volto non poteva nascere che qui, nei vicoli dove trova casa la memoria dei luoghi”.

Tino Bino
Libero professionista

“No, per come Ti ho conosciuto tra un piatto e l’altro nelle purtroppo sempre poche sere che ho passato “con” te (e non solo “da” te), i tuoi 25 sono stati anni intensi, di vita e di esperienza, non solo tra i fornelli, ma “tra” la gente, anni pesanti, di gioie e delusioni, non solo in cucina ma “con” la gente”.

Gianfranco Bertoli
Giornalista e critico gastronomico

“Inconsapevolmente, tu Vittorio e naturalmente il vecchio caro Mario alias Archie siete stati protagonisti di una rivoluzione, che non è deflagrata, ma che comunque ha inciso profondamente nel modo di fare convivialità made in provincia in Lombardia”.

Francesco Arrigoni
Giornalista e critico gastronomico

“Diciamolo, siamo sempre in culinaria metafora, stiamo ancora a girare intorno alla solita storia di provincia, che nasce lì e resta lì, ma cresce al mondo intero, e lo stupisce forse, ma di certo, e già l’ho detto, l’innamora”.

Attilio Alfredo Zani
Presidente Società Operaia